Proverbio cinese
Attenzione: tra le cure non convenzionali è essenziale distinguere tra terapie alternative e terapie complementari. Le terapie alternative comprendono tutti quei trattamenti non approvati che vengono utilizzati in alternativa ovvero al posto della terapia tradizionale ufficiale.
Una considerazione meritevole di nota è quella di Vickers (Vickers A. Alternative cancer cures: “unproven” or “disproven”? CA Cancer J Clin 2004; 54: 110-8) fatta sul termine “non approvato” (“unproven”) le terapie alternative potrebbero sembrare non approvate poiché prive di evidenze che ne dimostrano l’efficacia e il cui valore terapeutico è quindi ignoto. Vickers sottolinea come invece, molte delle terapie alternative, siano state oggetto di trial clinici, condotti in maniera rigorosa, che ne hanno dimostrato la scarsa o nulla efficacia. Dunque le cure o meglio i trattamenti alternativi non sono “non approvati” ma “disapprovati” (“disproven”). E questa è una differenza sostanziale, non solo semantica.
Le terapie complementari invece trovano il loro impiego in aggiunta alle terapie convenzionali. Le Cure complementari riconoscono come fondamentale la creazione di un ambiente relazionale fra curante e paziente. L’obiettivo non è quello di curare la malattia in sé o di eliminare il dolore ad essa associato, ma è quello di ridurre le sensazioni negative come la paura e il terrore del dolore che accentuano la sofferenza.
Ma cosa spinge un individuo ad usufruire di un trattamento complementare? Richardson somministrò a 266 pazienti oncologici un questionario per capire quali fossero i motivi alla base di tale decisione: il 73% di loro sentivano il bisogno di conservare un sentimento di fiducia. Il 49% riteneva le terapie complementari non tossiche.
Molti di loro erano spinti dalla necessità di possedere un maggior potere decisionale nel loro iter di cura (43%). Molti pazienti inoltre si aspettavano un miglioramento della qualità della vita (76%) e un attenuamento dei sintomi (62%) e 37,5% dei pazienti si aspettava che le terapie non convenzionali curassero la neoplasia.
I criteri per la scelta di una terapia complementare ci vengono proposti da Rankin-Box nel 2002:
Le terapie complementari maggiormente utilizzate in Occidente nel controllo del dolore sono il massaggio, la comunicazione ipnotica e la musico-terapia. Oltre a queste, ha un impatto significativo nell’alleviare il dolore la terapia complementare mediante somministrazione della canapa.